-
Il mio 18 novembre 1989 – di Donata Bergamini
18 novembre 1989, Cosenza. il corpo di Donato – detto “Denis” – Bergamini, ventisettenne promettentissimo calciatore del Cosenza, viene ritrovato sulla statale 106 jonica nei pressi del piccolo comune di Roseto Capo Spulico. Non era mai successo, prima di allora, che un calciatore – nel pieno dell’attività agonistica – arrivasse a togliersi la vita. Almeno
-
Ciao Berga! Lettera a Denis – di Gigi Simoni
Ciao Berga prima di iniziare questa lettera mi chiedevo come iniziarla poi mi è venuto in mente Lucio Dalla (artista a te molto caro) con la sua canzone L’anno che verrà….dove dice “Caro Amico ti scrivo, così mi distraggo un po’ …E siccome sei molto lontano più forte ti scriverò” ed allora farò finta che
-
Nessuno arriva in Paradiso con gli occhi completamente asciutti – di Alfredo De Vuono
Faccio sempre fatica a parlare del Paradiso. Soprattutto perché ho sempre stentato a crederci, almeno dal punto di vista, per così dire, tradizionale. Canonico, liturgico. Così come lo raccontano in molti. Che so, come una ‘gloriosa corte in cui abitano schiere celesti circondati da ineffabile luce’. No, nulla di tutto ciò. Di contro, non riesco neanche
-
Perché il sito denisbergamini.com – di Nunzio Garofalo
Sono ormai 4 anni, dal 27 dicembre 2009, che lotto al fianco della famiglia Bergamini affinchè una storia triste e per troppi versi vergognosa venga riscritta. Una storia sbagliata, citando De Andrè, una storia di bugie e sofferenze inflitte ad una famiglia per lungo tempo abbandonata. Quel 27 dicembre Cosenza, la mia Cosenza, ha finalmente
-
Galleria fotografica: “Luci a San Vito”: fiaccolata per Denis – 16/11/13
Segui @veritaperdenis
-
Le lunghe passeggiate insieme, e quel sorriso sempre gentile – di Gianluca Di Marzio
Vipiteno, Bressanone. Lunghe passeggiate insieme, quel sorriso sempre gentile, lo sguardo sincero e affettuoso. Io, figlio del suo allenatore. Lui, l’amico in uno spogliatoio che mi aveva adottato. Ero piccolino, avevo 14, 15 anni: seguivo mio papà Gianni quando potevo, d’estate in ritiro e durante qualche festività. Denis mi accoglieva sempre da fratello maggiore, poche
-
Denis non deve morire nella memoria e nella verità – di Oliviero Beha
Ancora oggi, parlare dell’insoluto caso legato alla morte di Denis Bergamini, è un dovere. Quel che fa più male è soprattutto che, se all’epoca, più stampa e più colleghi si fossero occupati del caso Bergamini – dimostrazione lampante del ponte di intreccio tra il calcio e il malaffare – forse non saremmo qui, a distanza
-
Neanche nelle figurine. Ovvero, il calciatore dimenticato – di Gianfelice Facchetti
Conobbi per la prima volta la storia di Denis Bergamini leggendo, come tanti, il libro di Carlo Petrini. Non tanto tempo dopo conobbi un regista, Alberto Di Matteo che scrisse una pièce dedicata alla storia tragica del calciatore “dimenticato“; disse, “mi piacerebbe metterla in scena e sarei contento se interpretassi la parte di Denis!”. Ci
-
Denis, il mio Nedved – di Gianni Di Marzio
Potrei raccontare tante cose di Denis, così come di tutti i ragazzi che allenai, ed a cui rimango ancora oggi profondamente affezionato. Sono due gli episodi che mi colpirono di più. Uno, il primo, è un rammarico: senza colpevolizzare nessuno, ma per il mio modo di fare, di vedere il calcio, io ero uno di
-
Senza più reticenze, senza più ombre – di Darwin Pastorin
Per fortuna, esistono. Persone come quelle che compongono l’associazione ‘Verità per Denis’: che credono nella giustizia, nella verità, che non si rassegnano. Persone che hanno coraggio e cuore, sensibilità. Loro, da anni, lottano, insieme alla famiglia Bergamini, per conoscere come è morto Denis. Denis Bergamini era un giocatore e un ragazzo: nel pieno della vita,