Sono ormai 4 anni, dal 27 dicembre 2009, che lotto al fianco della famiglia Bergamini affinchè una storia triste e per troppi versi vergognosa venga riscritta. Una storia sbagliata, citando De Andrè, una storia di bugie e sofferenze inflitte ad una famiglia per lungo tempo abbandonata.
Quel 27 dicembre Cosenza, la mia Cosenza, ha finalmente deciso che era ora che a quel biondino dal viso angelico fosse ridata quella dignità negata per 20 anni, 20 anni di bugie, probabili depistaggi, 20 anni di fango e di ferite inferte alla sua memoria ed all’animo dei suoi familiari.
Quel 27 dicembre abbiamo conosciuto papà Domizio, Donata, abbiamo finalmente potuto guardarli negli occhi ma con il capo ancora un pò chino: quel giorno abbiamo capito che non dovevamo più abbandonarli.
E’ nata l’associazione Verità per Denis, abbiamo portato nelle piazze di molti comuni del cosentino la sua storia, fatto proseliti, raccolto adesioni e tanta collaborazione. Abbiamo continuato a guardare Domizio e Donata negli occhi ma con la schiena sempre più dritta, ma ci siamo anche resi conto che ancora tanti, forse troppi, continuavano ad ignorare la storia di Denis per cui dopo aver in lungo e largo battuto anche le strade del web abbiamo deciso di creare il sito di Denis, dell’associazione, per tutti coloro che vogliono conoscere, approfondire, avvicinarsi alla vicenda di Denis e della famiglia Bergamini.
E’ un sito fatto con il cuore, semplice (ha comunque richiesto l’essenziale aiuto tecnico dell’amico Steven Crocco) ma ricco di contenuti dove è possibile ammirare il Denis uomo, calciatore, fratello e zio; un sito dove trovano ampio spazio le attività dell’associazione sia in forma testuale che fotografica; un sito dove abbiamo con cura ricostruito la rassegna stampa dei principali accadimenti a partire da quel tragico 18 novembre 1989, un sito cui la famiglia Bergamini ha “donato” in forma esclusiva tante foto pubbliche e private.
Ma alla fine del lavoro mancava qualcosa, qualcuno ed è così che al 90° è nata l’idea de “le firme dello sport per Denis”. Con l’aiuto di Alfredo De Vuono, direttore editoriale di fantagazzetta, e con tanta buona faccia tosta abbiamo cominciato a contattare giornalisti e persone del mondo del calcio ai quali chiedere una testimonianza scritta di questa vicenda dolorosa laddove ne fossero a conoscenza e qui la sorpresa più bella: la risposta più frequente alla nostra “nobile questua” è stata “grazie per aver pensato a me, è un onore”. Spesso dall’iniziale fase di conoscenza e confronto si è passati a lunghissime conversazioni telefoniche condite di mille aneddoti riguardanti Denis ed i ricordi rossoblu che ciascuno portava con sé, dalle passeggiate con Donato di un giovane Gianluca Di Marzio alla goliardia condivisa quotidianamente con il compagno di squadra ed amico vero Gigi Simoni. Un solo consiglio: leggete ciascuno di questi articoli, ne vale la pena.
La storia di Denis ha bisogno di visibilità, di interesse che travalichi le province di Cosenza e Ferrara, ha bisogno di testimonial forti, di parole forti, la storia di Denis devono conoscerla tutti e tutti devono chiedere a gran voce verità e giustizia per un ragazzo pulito, onesto! Denis voleva “solo” giocare a pallone.
Verità e giustizia per Denis.
«Siate sempre capaci di sentire,
nel più profondo, qualunque ingiustizia
commessa contro chiunque,
in qualunque parte del mondo»
Ernesto Guevara de la Serna
Nunzio Garofalo, vicepresidente associazione Verità per Denis
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