Conobbi per la prima volta la storia di Denis Bergamini leggendo, come tanti, il libro di Carlo Petrini. Non tanto tempo dopo conobbi un regista, Alberto Di Matteo che scrisse una pièce dedicata alla storia tragica del calciatore “dimenticato“; disse, “mi piacerebbe metterla in scena e sarei contento se interpretassi la parte di Denis!”.
Ci perdemmo di vista e non se ne fece nulla ma iniziai ad appassionarmi a quella vicenda piena di reticenze e buchi neri, “amnesie” che forse finalmente verranno smascherate.
Pochi mesi fa, in occasione di una mostra sulla storia del calcio a Bergamo riuscimmo a far riservare uno spazio per esporre, in mezzo alle maglie di campioni del calcio di ieri e di oggi, anche la maglia del Cosenza indossata dal centrocampista di Argenta. Fu un piccolo segno ma sentimmo che potesse aiutare a tenere viva la memoria per arrivare a questo appuntamento cruciale per ritrovare la verità.
Il tempo non cura sempre le ferite, non può farlo soprattutto se una storia viene sepolta nella menzogna e non ci può essere ingiustizia più grande che l’archiviare come suicidio una fine atroce per mani altrui che l’hanno fatta franca.
Ho conosciuto solo a voce Donata, la sorella di Denis, mi è stato sufficiente per essere vicino a lei e al dolore composto di tutta la sua famiglia: a tutti loro va il sostegno di una comunità allargata da sud a nord che vuole chiarezza senza se e senza ma affinché Denis possa davvero riposare in pace!
Dal canto mio mi sono rimesso sulle tracce di Di Matteo e, in una maniera o nell’altra, mi impegnerò per dare voce in teatro a tutto questo non appena possibile.
Forza Cosenza! Forza Denis!
Gianfelice Facchetti – attore, regista, giornalista