18 novembre 1989. Denis Bergamini, all’epoca talentuoso mediano 27enne del Cosenza Calcio che militava in Serie B, viene rivenuto cadavere sulla strada statale 106 Jonica, nei pressi del piccolo Comune di Roseto Capo Spulico, ad alcune decine di chilometri dal centro della città di Cosenza.
18 novembre 2013. Esattamente 24 anni dopo quella tragica notte, la sua ex fidanzata, Isabella Internò, oggi 43enne ma all’epoca dei fatti poco più che maggiorenne, e già da qualche mese indagata per concorso in omicidio volontario, verrà interrogata dagli inquirenti. Contestualmente, anche Raffaele Pisano – colui che, all’epoca, stando alle testimonianze, investì Bergamini con il suo tir – potrebbe essere indagato per favoreggiamento. Reato per lui, però, oggi caduto in prescrizione.
Le notizie le riferisce, tra ieri ed oggi, ‘L’Ora della Calabria‘, che condisce la storia, quindi, d’una data esatta riguardo al momento in cui, probabilmente, si cercherà di avere tramite la donna – che continua ovviamente a dichiararsi estranea ai fatti: “So quello che ho visto: non esiste altra verità oltre quella del suicidio” – una qualche forma di conferma alla tesi che si valuta in questi mesi: potrebbe esser stata la Internò, magari insieme all’ormai famigerato e non meglio identificato ‘+1’, ad esser coinvolta, in qualche misura, nella morte di Denis, e l’assassinio mascherato da surreale ed immotivato suicidio. Il tutto, come peraltro conferma la recente analisi dei Ris di Messina, la cui perizia non lascia adito ad interrogativi: Bergamini era già morto quando è stato investito, o forse, semplicemente, “sormontato“, dal camion.
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Quando Denis morì, poco meno di 24 anni fa, il Cosenza s’apprestava a giocare una fondamentale partita contro gli storici rivali d’oltrestretto del Messina. Match peraltro poi stoicamente, e clamorosamente, giocato e vinto, nel clima surreale d’un San Vito invaso da una tanto vasta quanto silenziosa pletora di tifosi.
Oggi il salto nel tempo si chiude, ed il cerchio con esso: stamane la città apprende la notizia del fissato interrogatorio, al risveglio dopo lo stonato pari casalingo con il Foggia di ieri sera, che colloca ancora il Cosenza in vetta al girone di Lega Pro 2. E la prossima, guarda caso, sarà ancora contro il Messina, fuori casa.
Ma non è l’unica delle ineffabili coincidenze di questa storia. Come dicevamo in avvio, gli inquirenti hanno deciso di porre sotto la propria lente d’ingrandimento Isabella Internò proprio il 18 novembre prossimo. Nel 24° anniversario, dunque, della morte di Denis.
Pura fatalità, che uno dei possibili momenti di svolta cruciale d’una vicenda tanto intricata quanto iniqua avvenga proprio nel giorno in cui morì – o venne ucciso, lo sapremo a breve – il suo sfortunato protagonista? Probabilmente si. Ma a tutti coloro che cercano la verità, certo la clamorosa concomitanza tra le date non suonerà insignificante. Se per la legge quello sarà il giorno in cui si cercherà di far luce, mediante le parole dell’unica testimone oculare dei fatti della tragedia, per tutti gli altri cacciatori di verità sarà anzitutto il momento in cui ricordare un ragazzo ignobilmente e prematuramente sottratto alla vita, ed obbligato a percorrere quella che i Led Zeppelin cantarono come ‘Stairway to Heaven’. Scala verso il Paradiso. Una delle più belle, furiose ed al contempo melanconiche ballate della storia del rock, pubblicata nel 1971. Per la precisione, il 18 novembre. Appunto.
Alfredo De Vuono
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