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Nessuno arriva in Paradiso con gli occhi completamente asciutti – di Alfredo De Vuono
Faccio sempre fatica a parlare del Paradiso. Soprattutto perché ho sempre stentato a crederci, almeno dal punto di vista, per così dire, tradizionale. Canonico, liturgico. Così come lo raccontano in molti. Che so, come una ‘gloriosa corte in cui abitano schiere celesti circondati da ineffabile luce’. No, nulla di tutto ciò. Di contro, non riesco neanche
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Le lunghe passeggiate insieme, e quel sorriso sempre gentile – di Gianluca Di Marzio
Vipiteno, Bressanone. Lunghe passeggiate insieme, quel sorriso sempre gentile, lo sguardo sincero e affettuoso. Io, figlio del suo allenatore. Lui, l’amico in uno spogliatoio che mi aveva adottato. Ero piccolino, avevo 14, 15 anni: seguivo mio papà Gianni quando potevo, d’estate in ritiro e durante qualche festività. Denis mi accoglieva sempre da fratello maggiore, poche
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Denis non deve morire nella memoria e nella verità – di Oliviero Beha
Ancora oggi, parlare dell’insoluto caso legato alla morte di Denis Bergamini, è un dovere. Quel che fa più male è soprattutto che, se all’epoca, più stampa e più colleghi si fossero occupati del caso Bergamini – dimostrazione lampante del ponte di intreccio tra il calcio e il malaffare – forse non saremmo qui, a distanza
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Neanche nelle figurine. Ovvero, il calciatore dimenticato – di Gianfelice Facchetti
Conobbi per la prima volta la storia di Denis Bergamini leggendo, come tanti, il libro di Carlo Petrini. Non tanto tempo dopo conobbi un regista, Alberto Di Matteo che scrisse una pièce dedicata alla storia tragica del calciatore “dimenticato“; disse, “mi piacerebbe metterla in scena e sarei contento se interpretassi la parte di Denis!”. Ci
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Denis, il mio Nedved – di Gianni Di Marzio
Potrei raccontare tante cose di Denis, così come di tutti i ragazzi che allenai, ed a cui rimango ancora oggi profondamente affezionato. Sono due gli episodi che mi colpirono di più. Uno, il primo, è un rammarico: senza colpevolizzare nessuno, ma per il mio modo di fare, di vedere il calcio, io ero uno di
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Senza più reticenze, senza più ombre – di Darwin Pastorin
Per fortuna, esistono. Persone come quelle che compongono l’associazione ‘Verità per Denis’: che credono nella giustizia, nella verità, che non si rassegnano. Persone che hanno coraggio e cuore, sensibilità. Loro, da anni, lottano, insieme alla famiglia Bergamini, per conoscere come è morto Denis. Denis Bergamini era un giocatore e un ragazzo: nel pieno della vita,
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Nel nome di Denis la coscienza è collettiva e diventa rivoluzione – di Bruno Palermo
Il 18 novembre del 1989 ero una giovane matricola dell’Università della Calabria. Ero arrivato a Cosenza da un paio di mesi con il carico di entusiasmo e sogni da realizzare. Sono cresciuto a pane, sport e vita da strada. Naturale, dunque, che il calcio facesse parte di almeno una discussione in ogni giornata. Tanto da
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Il caso Bergamini torna alla ribalta: verità per Denis – di Cristian Vitali
La scomparsa di Denis va a sommarsi a tante altre, come quella di Wilma Montesi, o di un altro ferrarese, Federico Aldrovandi: sono solo alcuni esempi di cronaca nera, tutti però accomunati da una morte avvolta nel mistero, dove gli inquirenti brancolano nel buio, e i familiari invocano che la Giustizia faccia il suo corso.
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Denis ieri, Donato oggi – di Piero Bria
Ieri un calciatore gracile ma tenace paragonabile a Tardelli. Oggi allenatore, maestro, condottiero Ognuno di noi vive di sogni. Del resto si dice che i sogni aiutano a vivere meglio. E per Denis Bergamini non era diverso. Come ogni giovanotto di belle speranze anche Denis aveva un sogno nel cassetto. Ad esempio i motori erano
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Cosenza, le luci della città su un caso italiano: quello di Bergamini – da ‘Fantagazzetta.com’ – 17/11/13
Quando si vive in un’epoca come questa, in cui tutto è tecnologicamente avanzato e l’uso della corrente elettrica non è certo un lusso, ma piuttosto una scontata consuetudine, l’idea di dover accettare il buio è sicuramente tediante. Provate voi, a muovervi in uno spazio completamente oscuro, coordinando a dovere i gesti, razionalizzando le distanze e