“Maria è seduta sul divano. In silenzio. Dalla sua bocca esce solo una frase, che svela una piccola curiosità intorno al nome di battesimo del figlio: <Fu l’impiegato del Comune di Argenta che non volle scrivere Denis. Allora ripiegammo su Donato>.” E’ l’incipit del pezzo che scrissi per il Guerino nel settembre 2011 quando andai a casa Bergamini per intervistare la famiglia.
Maria è la mamma di Denis. In tutta questa lunga e dolorosa storia, di lei si parla poco. Da quel 18 novembre 1989 ha scelto il silenzio. Il dolore per la perdita di un figlio giovane e bello, le ha tolto il fiato.
Basterebbe questo per una madre, per un genitore. Invece c’è stato un altro peso da portare, quello provocato dalle bugie e dalle verità di comodo, costruite ad arte.
Non solo non c’era più quel ragazzino biondo che tifava per la Juventus, ma che non aveva dimenticato le sue radici e i valori veri della vita nonostante fosse diventato un giocatore vero. Adesso ne veniva infangata la memoria.
La ricerca della verità. Maria lo ha fatto a modo suo. Per lei, anche per lei, hanno combattuto Domizio e Donata. Loro sono le figure d’azione parlanti. Lei è rimasta in ascolto. Con l’album delle foto fra le mani, seduta sul divano di casa. In silenzio.
Nicola Calzaretta, giornalista e scrittore autore anche di:
“Denis lo hanno ammazzato” – Guerin Sportivo ottobre 2011